Durata: 3 giorni, 2 notti
Langhe, Piemonte, Italia
Volevo andare in Umbria, ma mi sono persa nelle Langhe: l’essenziale e la bellezza
Ho scelto di andare a visitare le Langhe perché le colline piemontesi sono sottovalutate. Si parla sempre delle colline toscane, del Chiantishire, ma delle Langhe non se ne sente parlare molto. Quello che scopri in un paio di giorni delle terre tra Torino e Genova è che i paesaggi tolgono il fiato e la gente è veramente molto accogliente. Inoltre la cosa che, venendo dalla Toscana, mi ha molto colpito ed entusiasmato è che non c’è nessuno nelle Langhe. Ci sono tantissimi paesi, vigneti, ma pochissimi umani… è bellissimo, estremamente rilassante.
Sono partita con Andrea un venerdì di maggio del 2019. La prima tappa è stata Govone. Sappiate che alle 14 di un venerdì di maggio a Govone non c’è nessuno, ci sono soltanto un bar all’inizio del paese e un pub in piazza e nessuno in giro. Bellissimo. Il centro storico è pieno di chiesette e apparentemente senza negozi. Abbiamo visitato il castello di Govone, il suo giardino e ammirato la vista, il nostro primo panorama sulle Langhe ci ha subito conquistato.
La seconda tappa è stata Monforte D’Alba. Il paese è arroccato su una collina e noi siamo saliti a piedi passando per le viuzze, i roseti, le vigne, le deliziose casette colorate, molte delle quali ristrutturate da poco, fino all’ anfiteatro naturale dall’acustica perfetta. Locali chiusi, non c’era nessuno. Solo noi e un gatto. Era tutto bellissimo.
Il giorno dopo è stata la volta di Novello. Anche qui un numero assurdo di chiese. Di turisti solo noi e un’altra coppia. In giro solo qualche anziano che tagliava l’erba… il resto… deserto. Però qui il caffè inspiegabilmente costa 2€. Quindi ve lo meritate il deserto!
La regina delle cittadine delle Langhe è Barolo, non possiamo non andare. Abbiamo capito subito che tutto il turismo delle Langhe si concentra qui, quindi il paese è diventato un po’ troppo turistico e un po’ “fasullo” con i soliti negozietti “acchiappa turista” (venendo da Firenze so bene di cosa parlo). Noi come sempre siamo riusciti a trovare il bar più truce ed economico, non proprio sul corso, nel quale avremmo potuto passare tutto il pomeriggio bevendo vino e assaggiando formaggi. Purtroppo non l’abbiamo fatto perché la tabella di marcia non fa sconti dovendo andare a cercare la Cappella delle Brunate, una piccola e colorata chiesetta in mezzo alle vigne realizzata da David Tremlett (Tremlett l’ho ritrovato anche in Toscana qui). Nonostante si trovi su per una collina non la vedi fino a quando non ci sei davanti. Anche qui, nonostante sia una cappella molto popolare eravamo in sei: noi, due ciclisti e due motociclisti.
Il tempo stringe, è necessario ripartire. Questa volta per visitare Cherasco. Qui in effetti abbiamo trovato un po’ di gente e anche un supermercato! Il centro è chiuso da due porte unite da deliziosi palazzi e portici (amo i portici). Merita una bella passeggiata, dalla cattedrale al castello. Siamo stati molto bene. Abbiamo fatto un abbondante aperitivo con un buon bicchiere di vino da Sartine. Torneremo qui prima o poi ad assaggiare il piatto tipico, le lumache, cioè… forse le assaggeremo.
L’ultimo giorno è la volta di Castiglione Falletto, in fermento per il pranzo della domenica. Si, perché da queste parti il culmine della settimana è il pranzo domenicale che va fatto, a quanto pare, fuori casa. Ci siamo fermati a prendere un caffè al banco a La Terrazza Da Renza. Anche qui abbiamo trovato persone socievoli e accomodanti che ci hanno tentato con una fetta di torta fatta in casa che non abbiamo potuto rifiutare! Peccato che fosse tutto prenotato per il pranzo, altrimenti saremmo rimasti volentieri. Usciti da lì siamo andati verso la Cantina Comunale per comprare qualche bottiglia di vino. Il problema è che erano soltanto le 11 di mattina, un orario perfetto per sbronzarsi a stomaco vuoto e subire una supercazzola… Fa lo stesso, abbiamo speso dei soldi per dei buonissimi vini di una certa annata che però andranno aperti tra 2, meglio 3 anni… chi se lo ricorda, eravamo sbronzi e felici! Quando ci siamo avviati verso la macchina, a fine mattinata, abbiamo notato che la popolazione, nel frattempo, era triplicata. Abbiamo cominciato a temere di non trovare un locale per il pranzo. Invece abbiamo avuto fortuna provando a chiedere nella prima locanda di Neive, la nostra ultima tappa. Il locale è brutto, con cibo scadente e servizio ancora peggiore, ma almeno abbiamo mangiato. Neive comunque merita una breve visita.
Quindi, ricapitolando: tutto bellissimo, paesaggi mozzafiato, castelli e chiese come da nessuna altra parte, pochissima gente, silenzio, borghi stupendi, bagni pubblici ovunque e gratuiti, gente cordiale come raramente accade.
Il viaggio è durato soltanto tre giorni, da venerdì a domenica. I chilometri sono stati tanti, proporzionali al vino che abbiamo assaggiato!
Tornare nelle Langhe per:
- vedere il paesaggio roccioso del Roero
- pranzare a La Terrazza da Renza a Castiglione Falletto
- sedersi su tutte le panchine giganti nella zona
- le Rocche di Pocapaglia
- Bra
- vedere uno spettacolo all’anfiteatro di Monforte d’Alba
Dove mangiare e bere
1. Baricentro – La Morra
Delizioso. Ottimo anche per una veloce sosta con tagliere, crostini e un bicchiere di vino, se possibile, nella corte interna. Map
2. Locanda Fontanazza – La Morra
Cucina ottima e ricercata. Locanda accogliente ed elegante. Un po’ più cara rispetto ai miei standard, ma ogni tanto vale la pena provare qualcosa di diverso. Map
2. Antico Borgo Monchiero – Monchiero
E’ all’interno di un ex monastero, in cima a un colle, all’interno di un piccolo borgo. L’atmosfera e il panorama non mancano! Map
In breve…
Day 1
Govone, Monforte d’Alba e una prima degustazione di vini in una cantina.
Day 2
La mattina un giretto a Novello e poi a Barolo. Estraniatevi dalla folla e cercate di ammirare il delizioso paese e poi rifugiatevi sotto gli alberi del Bar Antico Caffè. Risalite in macchina per cercare la Cappella delle Brunate che domina i vigneti circostanti. A questo punto l’elegante Cherasco è poco distante ed è di nuovo l’ora di una sosta quindi, o vi fate tentare da una delle osterie della zona e assaggiate le loro famose lumache, oppure fate un aperitivo da Sartine.
Day 3
Passate dalla Cantina Comunale di Castiglione Falletto e assaggiate un po’ dei loro vini sulla loro terrazza. Avete prenotato con largo anticipo da La Terrazza Da Renza, vero??
Post Recenti
Il Pensiero è più veloce dell’Azione – Calcagnini
Non ricordo come mai ma, tra una tappa marchigiana e l'altra, io e Andrea siamo partiamo con un po' di malumore. Come spesso succede il malumore diventa scazzo e si tramuta, senza nemmeno capire come mai, in litigi basati sul niente (ma perché hai cambiato stazione?...
MARCHE seconda tappa: il Conero, le Marmitte dei Giganti e Camerano
Durata: 4 giorni Gola del Furlo, Marmitte dei Giganti, Mondolfo, Riserva del Conero, Camerano Marche, ItaliaLa seconda parte del tour nelle Marche doveva essere la parte migliore del viaggio, doveva essere un crescendo. Invece, come succede spesso, le aspettative...